Dettagli allo specchio. La lente è sempre la stessa, espressione di una realtà oggettiva e omogenea. Ma basta spostarla di pochi centimetri per regalare sfumature di significato insospettabili. È un semplice movimento ma dischiude in sé un ventaglio di interpretazioni pressoché infinito.

In questa dinamica diventiamo noi gli artefici di un gioco che tende a valicare ciò che è contingente, che ci rende padroni di ridisegnare i confini nei quali ci troviamo. Acquisiamo sensazioni, valori e identità, le elaboriamo e le veicoliamo all’esterno trasformate.
Ciascuno di noi diventa la chiave di lettura della realtà.

Non sono solo gli oggetti a riflettere, siamo noi a riflettere la città che viviamo e a riflettere su di essa. La sensibilità di ogni individuo consente così di ricavare da ogni luogo interpretazioni diverse ma mai contraddittorie, poiché non esiste una Verità, ma tante verità ugualmente valide.

La città non è raccontata solo dai suoi monumenti o dai paesaggi da cartolina, a volte la sua essenza si ritrova nei luoghi di passaggio, nelle ambientazioni quotidiane, negli spazi meno appariscenti. A volte basta un dettaglio. E qualcuno abbastanza attento da coglierlo.

Mostra organizzata da UBS con lo scopo di richiamare l’attenzione sulla tradizione fotografica paesaggistica italiana e nel contempo di far scoprire e riscoprire il territorio non solo ai visitatori ma soprattutto agli stessi abitanti che possono imparare a guardare con occhi diversi ciò che li circonda